Ora, Più che Mai, Abbiamo Bisogno di "Boris"!
Scritto da Marco Grande Arbitro
Qualche giorno fa, parlando del più e del meno con gli amici, è uscito fuori un discorso sui cult italiani. Quei cult che sono amati da tutto e tutti, che sono entrati nell'immaginario della nostra pop culture. Subito è uscito fuori "Fantozzi" e tutta la sua satira, subito dopo le scazzottate di Bud Spencer e Terence Hill. Poco dopo faccio a tutti: «Ragazzi... Boris! Boris!»... Subito è partito il ricordo di tutti gli sketch storici dello show. Fomentato, appena sono ritornato a casa mi sono rivisto tutti gli episodi: dalla prima stagione fino al film. Sapete cosa vi dico?
"BORIS" E' UN FOTTUTO CAPOLAVORO!
Più passa il tempo e più migliora... Questa volta ho capito qualcosa di nuovo. In questi tempi mediocri abbiamo ancora bisogno di "Boris"!
Sono passati undici anni dalla prima stagione di "Boris", ma già dalla prima puntata lo show divenne pop culture. Pensate solo ai termini o le frasi cult della serie. Facendo un elenco improvvisato, così su due piedi, ricordiamo:
- Dai! Dai! Dai! Che la giriamo;
- A cazzo di cane;
- Smarmellare;
- Apri tutto;
- La locura;
- Il pacchetto azionario;
- L'anello del conte;
- Bucio de culo;
- E sti cazzi;
- Li mortanguerieri;
- Cagna maledetta;
- Cane senza appello;
- La linea comica;
- L'impepata di cozze;
- Lo schiavo;
- Sei molto italiano;
- La festa del grazie;
- Fai la faccia basita;
- Attore Faccia di Merda;
- Sto molto bene;
- La grande narrativa popolare...
Mi fermo qua, ma sono sicuro che di aneddoti ne possiamo cacciare ancora a bizzeffe. Credetemi, in tutti questi anni sto vedendo sempre più persone citare "Boris" nella vita di tutti i giorni... Pensate solo alle strepitose comiche di Facebook, come "Ferretti Cammina con Me". Tutte le persone che hanno visto "Boris" hanno un buon ricordo dello show... Semplicemente perché ti lascia qualcosa dentro.
Ma perché? Perché proprio "Boris" e non altre serie tv italiane? Perché anche i più piccoli particolari sono impressi in noi fan? Andiamo con calma...
Adoro "Boris" per il suo messaggio, che è stupendo e terribile allo stesso tempo. "Boris" racconta le vicende di personaggi che si sono rassegnati al brutto. Sono il ritratto d'italiani che sono circondati dalla mediocrità, dalla sciatteria e dal brutto. Alla faccia del detto: "La bellezza vi renderà liberi"! Qui sono tutti schiavi dell'orrido... Sono tutti (chi più e chi meno) dei personaggi cinici, che vivono una vita perennemente grigia. Voglio utilizzare una semi-citazione riguardante l'opera: "Questa è la storia di poveri un po' buoni e un po' cattivi". Quanto è calzante questa frase (alla cazzo di cane) per descrivere tutto "Boris".
Sono tutti degli anti-eroi:
- Alessandro, lo stagista, rappresenta l'innocenza di tutta la seria. Il sistema lo vuole inghiottire, ma vuole andare avanti con le sue forze. Un'impressa difficile, visto che il sistema stesso glielo impedisce;
- René Ferretti, il regista, è il mattatore dello show nonché il simbolo della serie. Da un lato cerca la perfezione artistica, da un altro lato si è arreso da anni alla merda. E' davvero un personaggio complesso, perennemente insoddisfatto... E' sempre alla ricerca di qualcosa. A volte qualche spicciolo per campare, a volte la perfezione artistica. Ha un conflitto interiore incredibile;
- Arianna, l'assistente alla regia, è l'unica persona che prende seriamente il suo lavoro. Purtroppo il sistema l'ha resa una soldatessa cinica, autoritaria e dittatoriale. Il prezzo di questa diligenza è il sacrificio della sua vita emotiva e privata. E' brutto vedere come una persona meritevole sia schiacciata dalla superficialità generale. Ti dispiace davvero per lei;
- Stanis La Rochelle, il divo, è un attore gigionesco che si crede il miglior attore italiano. E' l'emblema della superficialità artistica, la mediocrità che viene osannata dal pubblico medio;
- Corinna Negri, la star, che vale lo stesso discorso di Stanis. Ma qui è esagerato fino all'estremo, con tanto di sfruttamento del suo corpo per arrivare ai suoi fini;
- Nando Martellone, il comico di "serie z" che diventa famoso con squallidi tormentoni comici. E' lo "zero comico" dello show, che purtroppo rappresenta una comicità becera e per nulla creativa.
- Sergio Vannucci, il direttore della produzione, è il più losco della combriccola. Fa di tutto per non pagare i dipendenti, ruba di tutto e di più, raggira con belle parole e complimenti... E' l'estremizzazione del tipico datore di lavoro schiavista;
- Augusto Biascica, il gestore delle luci, è lo stereotipo dell'operaio ignorante e rozzo. Figlio del popolo, trova piacere nel maltrattare i suddetti "schiavi". E' il classico italiano medio, che viene "nell'italianità" più totale;
- Duccio Patanè, Il direttore della fotografia, è tra il personaggio con i peggior difetti. Un tempo aveva qualità artistiche, ma con il tempo si è adattato ad un lavoro approssimativo. La pigrizia e cocaina sono il suo cavallo di battaglia. Tornare a lavorare seriamente è il suo incubo.
Questa è solo una parte dei personaggi. Si potrebbe stare le ore a parlare di: i tre Sceneggiatori, Itala, Lorenzo, Alfredo, Lopez, il Dottor Cane, Karin, Cristina, Fabiana, Gloria, Mariano Giusti, Glauco Benetti, Orlando Serpentieri, Beatrice Di Mauro, Valerio, Remo Arcangeli, Tino Tini, Alfonso Chiavi in Mano e tanti altri ancora.
Sono tutti personaggi zeppi di difetti, alcuni anche orrendi... Ma proprio per questo li amiamo! Sono dei perdenti nati che ci fanno vedere la realtà delle cose. Non usano stilemi già visti nelle fiction Rai e Mediaset, forse esagerano un pochino... Ma comunque analizzano davvero le brutture della nostra società.
Li amiamo perché sono veri, perché raccontano situazioni che abbiamo purtroppo vissuto. Forse ci rispecchiamo in loro, perchè anche noi abbiamo gli stessi vizi. E' come se fossero uno specchio della nostra società!
La feroce critica satirica di "Boris", verso la tv generalista e la società, è ancora viva. E' incredibile come una critica di undici anni fa sia ancora così vera e attuale. Più passa il tempo, più "Boris" guadagna di credibilità. "Boris" fa ridere come se lo stessi vedendo per la prima volta. Sono, però, risate amare... Amarissime. Specialmente in tutte le finali di stagioni, che la morale è sempre la stessa: che, sostanzialmente, il sistema non si può cambiare!
Effettivamente "Boris" non ha cambiato nulla in Italia. La merda in televisione, e oltre, continua ad esistere. Però una cosa la possiamo ammettere: "Boris" ci ha aperto gli occhi e, sopratutto, ci ha dato una spinta per provare a cambiare davvero le cose!
La situazione non è cambiata, ma le cose si stanno smuovendo. Pensate ai film italiani usciti negli ultimi anni. Ok, continuano ancora immondizie come "Natale da Chef" o "Super Vacanze di Natale", ma stanno uscendo film che vale davvero la pena puntarci sopra. Pensiamo a film come: "Lo Chiamavano Jeeg Robot", "Non Essere Cattivo", "Suburra", "Il Racconto dei Racconti", "Perfetti Sconosciuti", "Veloce come il Vento", "La Pazza Gioia", "Fuocoammare" e (sopratutto) "La Grande Bellezza". Ok, questi film non sono di certo conseguenze dirette di "Boris", sarebbe esagerato ammettere questo... Ma comunque dimostrano una cosa: il cambiamento in Italia può avvenire se solo ci vogliamo credere! Le qualità artistiche esistono, bisogna scommetterci sopra.
E' questa la forza di "Boris": mostrandoti lo schifo che ci circonda, ti fa venire voglia di andare avanti... DI CAMBIARE!
Si può concretamente cambiare? Se vogliamo crederci si! Se vogliamo davvero crederci, iniziando dal nostro piccolo...
In ogni caso, è per questo che amiamo sempre più "Boris". E' per questo che con il passare degli anni diventa sempre più cult...
E' per questo che vogliamo un ritorno della serie!
Ma c'è davvero bisogno di una quarta stagione? Effettivamente in undici anni alcune meccaniche della serialità sono cambiate. Oggi ci sono nuovi prodotti, una nuova stagione potrebbe benissimo parlare del conflitto dalle piattaforme streaming (tipo Netfilx) e la televisione generalista. Tuttavia "Boris" si è concluso in maniera gloriosa, con un ottimo film. Non rischierebbe di ripetersi? Penso di si... Senza dimenticare che la costruzione di una nuova stagione richiede quasi due anni di lavorazione, che coinvolge davvero molte persone. Forse la soluzione sarebbe uno special da un paio d'ore, un po' come gli special di natale del "Doctor Who". I tempi di lavorazione sarebbero minori, si riuscirebbe a far coinvolgere molti degli attori dello show (che hanno espresso più volte la volontà di continuare lo show). Chissà cosa ci sarà in futuro... In ogni caso, noi accetteremo qualsiasi cosa accadrà.
Nel frattempo ci teniamo la voglia di cambiare che "Boris" ci ha lasciato. Che mi piace vederla come una speranza per tempi migliori.
E' per questo che ora, più che mai, abbiamo bisogno di "Boris"!

"BORIS" E' UN FOTTUTO CAPOLAVORO!
Più passa il tempo e più migliora... Questa volta ho capito qualcosa di nuovo. In questi tempi mediocri abbiamo ancora bisogno di "Boris"!
Sono passati undici anni dalla prima stagione di "Boris", ma già dalla prima puntata lo show divenne pop culture. Pensate solo ai termini o le frasi cult della serie. Facendo un elenco improvvisato, così su due piedi, ricordiamo:
- Dai! Dai! Dai! Che la giriamo;
- A cazzo di cane;
- Smarmellare;
- Apri tutto;
- La locura;
- Il pacchetto azionario;
- L'anello del conte;
- Bucio de culo;
- E sti cazzi;
- Li mortanguerieri;
- Cagna maledetta;
- Cane senza appello;
- La linea comica;
- L'impepata di cozze;
- Lo schiavo;
- Sei molto italiano;
- La festa del grazie;
- Fai la faccia basita;
- Attore Faccia di Merda;
- Sto molto bene;
- La grande narrativa popolare...
Mi fermo qua, ma sono sicuro che di aneddoti ne possiamo cacciare ancora a bizzeffe. Credetemi, in tutti questi anni sto vedendo sempre più persone citare "Boris" nella vita di tutti i giorni... Pensate solo alle strepitose comiche di Facebook, come "Ferretti Cammina con Me". Tutte le persone che hanno visto "Boris" hanno un buon ricordo dello show... Semplicemente perché ti lascia qualcosa dentro.
Ma perché? Perché proprio "Boris" e non altre serie tv italiane? Perché anche i più piccoli particolari sono impressi in noi fan? Andiamo con calma...
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Fate un salto su "Ferretti Cammina con Me", non ve ne pentirete! |
Sono tutti degli anti-eroi:
- Alessandro, lo stagista, rappresenta l'innocenza di tutta la seria. Il sistema lo vuole inghiottire, ma vuole andare avanti con le sue forze. Un'impressa difficile, visto che il sistema stesso glielo impedisce;
- René Ferretti, il regista, è il mattatore dello show nonché il simbolo della serie. Da un lato cerca la perfezione artistica, da un altro lato si è arreso da anni alla merda. E' davvero un personaggio complesso, perennemente insoddisfatto... E' sempre alla ricerca di qualcosa. A volte qualche spicciolo per campare, a volte la perfezione artistica. Ha un conflitto interiore incredibile;
- Arianna, l'assistente alla regia, è l'unica persona che prende seriamente il suo lavoro. Purtroppo il sistema l'ha resa una soldatessa cinica, autoritaria e dittatoriale. Il prezzo di questa diligenza è il sacrificio della sua vita emotiva e privata. E' brutto vedere come una persona meritevole sia schiacciata dalla superficialità generale. Ti dispiace davvero per lei;
- Stanis La Rochelle, il divo, è un attore gigionesco che si crede il miglior attore italiano. E' l'emblema della superficialità artistica, la mediocrità che viene osannata dal pubblico medio;
- Corinna Negri, la star, che vale lo stesso discorso di Stanis. Ma qui è esagerato fino all'estremo, con tanto di sfruttamento del suo corpo per arrivare ai suoi fini;
- Nando Martellone, il comico di "serie z" che diventa famoso con squallidi tormentoni comici. E' lo "zero comico" dello show, che purtroppo rappresenta una comicità becera e per nulla creativa.
- Sergio Vannucci, il direttore della produzione, è il più losco della combriccola. Fa di tutto per non pagare i dipendenti, ruba di tutto e di più, raggira con belle parole e complimenti... E' l'estremizzazione del tipico datore di lavoro schiavista;
- Augusto Biascica, il gestore delle luci, è lo stereotipo dell'operaio ignorante e rozzo. Figlio del popolo, trova piacere nel maltrattare i suddetti "schiavi". E' il classico italiano medio, che viene "nell'italianità" più totale;
- Duccio Patanè, Il direttore della fotografia, è tra il personaggio con i peggior difetti. Un tempo aveva qualità artistiche, ma con il tempo si è adattato ad un lavoro approssimativo. La pigrizia e cocaina sono il suo cavallo di battaglia. Tornare a lavorare seriamente è il suo incubo.
Questa è solo una parte dei personaggi. Si potrebbe stare le ore a parlare di: i tre Sceneggiatori, Itala, Lorenzo, Alfredo, Lopez, il Dottor Cane, Karin, Cristina, Fabiana, Gloria, Mariano Giusti, Glauco Benetti, Orlando Serpentieri, Beatrice Di Mauro, Valerio, Remo Arcangeli, Tino Tini, Alfonso Chiavi in Mano e tanti altri ancora.
Sono tutti personaggi zeppi di difetti, alcuni anche orrendi... Ma proprio per questo li amiamo! Sono dei perdenti nati che ci fanno vedere la realtà delle cose. Non usano stilemi già visti nelle fiction Rai e Mediaset, forse esagerano un pochino... Ma comunque analizzano davvero le brutture della nostra società.
Li amiamo perché sono veri, perché raccontano situazioni che abbiamo purtroppo vissuto. Forse ci rispecchiamo in loro, perchè anche noi abbiamo gli stessi vizi. E' come se fossero uno specchio della nostra società!
La feroce critica satirica di "Boris", verso la tv generalista e la società, è ancora viva. E' incredibile come una critica di undici anni fa sia ancora così vera e attuale. Più passa il tempo, più "Boris" guadagna di credibilità. "Boris" fa ridere come se lo stessi vedendo per la prima volta. Sono, però, risate amare... Amarissime. Specialmente in tutte le finali di stagioni, che la morale è sempre la stessa: che, sostanzialmente, il sistema non si può cambiare!
Effettivamente "Boris" non ha cambiato nulla in Italia. La merda in televisione, e oltre, continua ad esistere. Però una cosa la possiamo ammettere: "Boris" ci ha aperto gli occhi e, sopratutto, ci ha dato una spinta per provare a cambiare davvero le cose!
La situazione non è cambiata, ma le cose si stanno smuovendo. Pensate ai film italiani usciti negli ultimi anni. Ok, continuano ancora immondizie come "Natale da Chef" o "Super Vacanze di Natale", ma stanno uscendo film che vale davvero la pena puntarci sopra. Pensiamo a film come: "Lo Chiamavano Jeeg Robot", "Non Essere Cattivo", "Suburra", "Il Racconto dei Racconti", "Perfetti Sconosciuti", "Veloce come il Vento", "La Pazza Gioia", "Fuocoammare" e (sopratutto) "La Grande Bellezza". Ok, questi film non sono di certo conseguenze dirette di "Boris", sarebbe esagerato ammettere questo... Ma comunque dimostrano una cosa: il cambiamento in Italia può avvenire se solo ci vogliamo credere! Le qualità artistiche esistono, bisogna scommetterci sopra.
E' questa la forza di "Boris": mostrandoti lo schifo che ci circonda, ti fa venire voglia di andare avanti... DI CAMBIARE!
Si può concretamente cambiare? Se vogliamo crederci si! Se vogliamo davvero crederci, iniziando dal nostro piccolo...
In ogni caso, è per questo che amiamo sempre più "Boris". E' per questo che con il passare degli anni diventa sempre più cult...
E' per questo che vogliamo un ritorno della serie!
Ma c'è davvero bisogno di una quarta stagione? Effettivamente in undici anni alcune meccaniche della serialità sono cambiate. Oggi ci sono nuovi prodotti, una nuova stagione potrebbe benissimo parlare del conflitto dalle piattaforme streaming (tipo Netfilx) e la televisione generalista. Tuttavia "Boris" si è concluso in maniera gloriosa, con un ottimo film. Non rischierebbe di ripetersi? Penso di si... Senza dimenticare che la costruzione di una nuova stagione richiede quasi due anni di lavorazione, che coinvolge davvero molte persone. Forse la soluzione sarebbe uno special da un paio d'ore, un po' come gli special di natale del "Doctor Who". I tempi di lavorazione sarebbero minori, si riuscirebbe a far coinvolgere molti degli attori dello show (che hanno espresso più volte la volontà di continuare lo show). Chissà cosa ci sarà in futuro... In ogni caso, noi accetteremo qualsiasi cosa accadrà.
Nel frattempo ci teniamo la voglia di cambiare che "Boris" ci ha lasciato. Che mi piace vederla come una speranza per tempi migliori.
E' per questo che ora, più che mai, abbiamo bisogno di "Boris"!
Un saluto dal vostro
Marco Grande Arbitro

Mi preme sottolineare una cosa: il migliore a Boris era il grande Glauco interpretato da Tirabassi :D.
RispondiEliminaPoi torno a leggere e commentare.
Gran bella serie Boris, anche se nella parte finale si è persa un po'.
Non potevo parlare di tutti purtroppo, però penso che Glauco è divertentissimo! Tirabassi si è sbizzarrito molto :D
EliminaPurtroppo essendo stato trasmesso su Sky (che non ho mai avuto) non l'ho mai visto, ne ho sempre sentito parlare strabene.. ho visto solo i frammenti che ci sono sul tubo, e mi sembrava molto divertente! Ora stanno trasmettendo La linea verticale che è frutto di uno degli autori di Boris, ma mi sembra ben diverso come tipo di prodotto..
RispondiEliminaIo l'ho visto all'epoca solo quando l'hanno dato in chiaro su Rai 3, molto tempo dopo... Ma me parlarono già benissimo quando uscì nel 2007.
EliminaLa "Linea Verticale" l'ho scoperta l'altro giorno vedendo la pubblicità. Sabato sera è difficile da vedere, ma lo recupererò il prima possibile!
Visto saltuariamente, ma ne confermo la bontà.
RispondiEliminaTi consiglio la maratona, è una botta di emozioni!
EliminaIl mio preferito è Nando Martellone!
RispondiEliminaNon avevo dubbi. Scommetto che ami anche i comici di "Troppo Frizzante".
EliminaAh Boris! Si, effettivamente ancora oggi ha il suo pubblico. Dovrei rivederlo anch'io, che qualcosa l'ho dimenticato 😅
RispondiEliminaNegli ultimi mesi sono esplose le citazioni. Credo che sia merito anche di Netflix.
EliminaBoris è una serie bellissima. Ironizza in modo spietato sul mondo della televisione italiana e lo fa con personaggi caratterizzati magnificamente, un campionario di umanità veramente memorabile. Sermonti giganteggia nei panni di Stanis, ma appunto vogliamo parlare degli sceneggiatori? Di Guzzanti Corrado? Martellone fantastico, la scena in cui Alessandro ci mostra quando era andato a vederlo a teatro..e lo sceneggiatore che rideva come una matto...Un seguito per Boris? Io dico di no.
RispondiEliminaIn effetti posso dire che con Bojack Horseman e Ash vs Evil Dead, questa è la mia serie preferita (anche se si ferma al terzo gradino del podio).
Anche per me è tra le serie tv che preferisco in assoluto.
EliminaSi, anch'io sono convinto che Boris va benissimo così com'è. Se poi un giorno dovesse arrivare altro, ben venga. Ma per ora va davvero bene così!
Ammetto di non aver mai visto Boris, ma sentirne parlare così bene mi ha fatto venire voglia di scoprirla per bene! lo farò senz'altro :)
RispondiEliminaMi pare che su Netflix lo trovi completo :D
EliminaDacci un'occhiata, che ti piacerà tantissimo!
Vero.....ora più che mai
RispondiEliminaSai, per il titolo ho tratto ispirazione da "L'Uomo che Fissa le Capre".
EliminaTanto di cappello!
RispondiEliminaGrazie!
EliminaPenso che una serie così, visto cosa combiniamo ancora in Italia, sarà attuale anche tra altri venti anni...
RispondiEliminaMoz-
Ti do perfettamente ragione...
EliminaSerie stupenda e poi adoro Pannofino e Guzzanti!
RispondiEliminaOgni volta che mi ricapita uno sketch mi sbellico sempre dalle risate!
Idem!
EliminaPenso che Boris sia la serie che mi ha fatto più ridere, ancora oggi continua a farlo!
Sei molto italiano quando fai questi articoli
RispondiEliminaCome Shakespeare XD
EliminaHai totalmente ragione, mi dispiace che il successo totale di Boris sia arrivato solo dopo la sua fine. Certo, all'epoca lo conoscevano in molti, ma non c'era il boom di oggi.
RispondiEliminaSi, questo l'ho sentito pure dagli autori. Però credo che all'epoca non era totalmente sconosciuto. Anzi già dal primo episodio fece breccia!
EliminaW la merda!
RispondiElimina"Io sono il re della merda"
Eliminacit
Come mai in questo periodo c'è un revival di Boris?
RispondiEliminaForse non se n'è mai andato, ma adesso lo stanno conoscendo tutti. Anche grazie Netflix.
EliminaMi piace quest'analisi, mi dispiace che non c'è il finale della storia d'amore tra Alessandro e Arianna
RispondiEliminaPoteva esser più curata, ma va bene così. Non è la trama principale della serie.
EliminaSai, mi hai rivenire voglia di di guardare Boris
RispondiEliminaCorri a farlo :)
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